giorno 56 - 15 ottobre 2006 | |||
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Mancano 320 km a Salt Lake City, UT. Partiamo di prima mattina e ci accorgiamo subito che il paesaggio non è cambiato da ieri, a parte il fatto che oggi non è così piatto, ma si sale. Un cartello giallo lampeggiante avvisa che la zona è un punto di attraversamento frequente per i cervi. Rallento e nel giro di 15 km vedo almeno 6 carcasse d'animale lungo il ciglio della strada. Arriviamo al confine con lo Utah e attraversiamo la spianata di sale di Bonnneville. È qui che su un circuito apposito si tengono le corse per battere i record di velocità in auto. D'ora in poi, fino alla nostra destinazione, saremo nel deserto. Salt Lake City ci ha delusi, soprattutto essendo la capitale di uno stato. Non che ci aspettassimo molto, come al solito le città americane hanno poco da offrire per gli occhi degli europei. La prima impressione è che agli abitanti di SLC piaccia avere l'auto pulita: mai vista una simile concentrazione di autolavaggi - e tutti occupati! La città è stata rivitalizzata un po' in occasione dei Giochi Olimpici Invernali del 2002, con la costruzione di un nuovo centro commerciale all'aperto con negozi di moda ed i soliti ristoranti. Per il resto, tutto si concentra attorno a Temple Square, ossia la Piazza del Tempio, la sede principale della Chiesa mormona. Due giovani sorelle mormone, una californiana e una coreana, ci convincono ad unirci ad un tour del complesso con un altro esiguo gruppetto di turisti e per mezz'ora tentano in tutti i modi di instillare in noi i precetti della loro fede. Ci regalano un opuscolo sulla vita del loro profeta Joseph Smith (corrispondente al nostro Mario Rossi tanto per intenderci) che nel 1820 ebbe una visione e fondò questa chiesa sotto la guida dell'angelo Moroni. Lascio a voi trarre le conclusioni. Le due sorelle si sono anche esibite in un canto corale alla fine del tour e ci hanno chiesto il nostro indirizzo per spedirci un DVD sulla vita di Gesù Cristo. Per il resto, il centro città non ha molto da offire: i soliti alberghi di lusso affiancati dalle boutique di lusso, strade pulite e traffico scarso. Temo che l'unico pregio di SLC sia la sua posizione geografica - le montagne che la circondano a destra e a sinistra sono qualcosa di spettacolare ed impressionante, si accendono di rosso, giallo e verde a seconda di come e dove batte il sole. E poi non vanno dimenticate le stazioni sciistiche, a un'ora di distanza dalla città, tra le migliori al mondo... Se torneremo, sarà sicuramente d'inverno! Passiamo la serata nel campeggio KOA, una delle reti di campeggi più diffuse e organizzate degli USA. Costicchiano più degli altri ma offrono un sacco di "extra". Oltre alla connessione Internet in banda larga, approfittiamo della vasca idromassaggio all'aperto che sotto il cielo stellato è tutta per noi. Passiamo la serata con le cartine in mano per dare gli ultimi tocchi al nostro itinerario, io ne approfitto anche per preparare un itinerario in bici, non si sa mai... |
![]() Altra esemplificazione del kitch americano: il cowboy gigante. |
![]() Un casinò a Windover, città a cavallo tra Nevada (la metà peccaminosa) e lo Utah (la metà santa). |
![]() La spianata di sale Bonneville dove nel 1973 l'auto Blue Flame ha stabilito il record mondiale di 966 km/h. |
![]() La pista è laggiù da qualche parte. |
![]() Salt Lake City: la cappella mormona in Temple Square. |
![]() Il tempio mormone a Salt Lake City. |
![]() Una statua parlante di Gesù. Ci siamo dovuti sedere sulle panchine disposte attorno per ascoltare la predica. |
![]() Il centro commerciale Gateway Center di Salt Lake City. |
![]() Una strada di sera. |
![]() E un'altra. |
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